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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Carlo Goldoni 3, i dialetti della commedia dell'arte che si basavano su formule artificiose, lontane dai dialetti concretamente parlati, in un periodo in cui il dialetto era la lingua parlata non solo dai ceti popolari, ma dall'intera società per cui anche in ambito dialettale esisteva una differenziazione in base alla provenienza socioculturale di chi lo parlava, abbandonando i due modelli che fino ad allora imperavano nella produzione teatrale ovvero i dialetti della commedia dell'arte, LA LINGUA NELLE COMMEDIE GODONIANE si caratterizza per l'aderenza mimetica alla concreta parlata dei personaggi, l'aderenza mimetica alla concreta parlata dei personaggi sia nelle commedie veneziane in dialetto, abbandonando i due modelli che fino ad allora imperavano nella produzione teatrale ovvero la lingua letteraria utilizzata nelle opere accademiche, lontane dalla scena e dal grande pubblico, i dialetti della commedia dell'arte che spesso venivano contrapposti in modo stereotipato nella stessa commedia in base alle maschere, l'aderenza mimetica alla concreta parlata dei personaggi che riflette la provenienza sociale e la cultura dei personaggi, LA LINGUA NELLE COMMEDIE GODONIANE riflette l'intento riformistico di rappresentare il Mondo, la realtà, anche sotto il profilo linguistico, l'intento riformistico di rappresentare il Mondo, la realtà, anche sotto il profilo linguistico dunque abbandonando i due modelli che fino ad allora imperavano nella produzione teatrale, nelle commedie "in lingua" dove la scorrevolezza e l'espressività del parlato sono date dalla sintassi semplice e paratattica, spesso irregolare, e dagli inserti lessicali di registro più basso, la lingua letteraria utilizzata nelle opere accademiche, lontane dalla scena e dal grande pubblico e che in assenza di una koiné linguistica condivisa dall'intera penisola era improntata ad un toscano che proveniva dal modello classicistico elaborato nel XVI secolo, in un periodo in cui il dialetto era la lingua parlata non solo dai ceti popolari, ma dall'intera società mentre l'italiano parlato era una lingua povera, utilizzata solo tra appartenenti dei ceti colti che avevano provenienze regionali diverse e non erano in grado di comunicare nel roro rispettivi dialetti, la scorrevolezza e l'espressività del parlato sono date dalla sintassi semplice e paratattica, spesso irregolare, e dagli inserti lessicali di registro più basso sempre salvaguardando il tono "medio", civile e colloquiale soprattutto degli ambienti borghesi, che Goldoni nettamente privilegia, nelle commedie veneziane in dialetto dove il dialetto è davvero quello parlato in famiglia, nelle calli e nei campi di Venezia, venivano contrapposti in modo stereotipato nella stessa commedia in base alle maschere in quanto ogni dialetto era legato ad uno stereotipo regionale, LA LINGUA NELLE COMMEDIE GODONIANE si forma in un periodo in cui il dialetto era la lingua parlata non solo dai ceti popolari, ma dall'intera società, l'aderenza mimetica alla concreta parlata dei personaggi sia nelle commedie "in lingua", il dialetto è davvero quello parlato in famiglia, nelle calli e nei campi di Venezia sempre salvaguardando il tono "medio", civile e colloquiale soprattutto degli ambienti borghesi, che Goldoni nettamente privilegia